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Wi-Fi nei locali, una norma cancella la liberalizzazione

Aperto da Al, Sabato 20 Luglio 2013, 17:12:02

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dieguitus


evilwillneverdie

E pensare che nelle maggiori metropoli del mondo, ad ogni latitudine, nel centro puoi navigare in rete in modo quasi fluido col solo wifi, senza attivare i dati a pacchetto...e dove c'è il "buco" tipo un wifi con password basta che entri nel locale a bere un caffé e te la danno...facendo così ho tracciato centinaia di itinerari negli ultimi anni, siamo solo noi Italiani i trogloditi!

Tony

Ahhh l'Italia!
Mi viene in mente un anziano italiano emigrato in Inghilterra che diceva: "l'Italia è come una donna bella ma stupida."
Lascio a voi le conclusioni.

Linux non è solo un sistema operativo ma...
"È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi"
(cit. Point Break).
Il mio pc.

danialbi

pur condividendo le vostre opinioni sui problemi di questo paese, non posso non far notare che l'italia siamo noi, l'andamento del paese e' il frutto (in grossa scala) di quello che  fa il suo popolo....

ahime', siamo latini, e come tutti i latini (tranquilli che negli altri paesi latini d'europa e non, le cose sono piu' o meno come da noi) ci rimbocchiamo le maniche solo quando siamo alla canna del gas, solo quando abbiamo la pistola puntata alla tempia :) :)


Imbesuito

Difficile immaginarsi come darsi la zappa sui piedi in maniera così scientifica.
Se non viene bocciato questo decreto legge siamo praticamente fuori gioco per quanto riguarda la diffusione del wifi nelle aree pubbliche..... oltre al fatto che siamo già terzo mondo come diffusione della banda larga.... >:(
La "comunicazione" non può avvenire da un essere pieno e intatto a un altro: essa vuole esseri in cui si trovi posto in gioco l'essere -in loro stessi- al limite della morte, del nulla.    Georges Bataille

Al

Eh già, ma sennò che fine fanno tutte le offerte e i lauti guadagni delle compagnie telefoniche, da tim a wind, 3, vodafone... per navigare liberi e belli in tranquillità...  :bang:




ilCapo

Hanno letto i commenti di questo topic, soprattutto quello di dieguitus... ;D ;D ;D
Disse un saggio, di cui non ricordo il nome: Coltiva Linux perché tanto Windows....si pianta da solo !  ;D ....... :rofl:  :rofl:

fabbrilli

Citazione di: Imbesuito il Domenica 21 Luglio 2013, 02:59:47
Difficile immaginarsi come darsi la zappa sui piedi in maniera così scientifica.
Se non viene bocciato questo decreto legge siamo praticamente fuori gioco per quanto riguarda la diffusione del wifi nelle aree pubbliche..... oltre al fatto che siamo già terzo mondo come diffusione della banda larga.... >:(
magari fosse solo la "banda larga" e di tutto il resto? non si può pretendere..... beh, lasciamo perdere :'(


fabbrilli

 :o scusate, sono arrivato tardi. :bonk: già menzionato da al

Iononsoleggere

Sì, c'è da dire che sono appena tornato da un viaggio a tre tappe Berlino, Copenaghen, Oslo e in tre nazioni (oltretutto attraversate con il treno, quindi con geografica lentezza) non ho trovato un cavolo di WIfi pubblico che non richiedesse registrazioni...

Alle volte ci lamentiamo, ma non ci accorgiamo che anche altrove la situazione non è rosea.

Ah, dimenticavo, stessa cosa per le tappe "tocca e fuga" (cambio treno) ad Amburgo e Göteborg, niente, nessun accesso gratuito e menchemeno senza registrazione...

PS= unica eccezione per le ferrovie Norvegesi che però mentre il treno andava non mi hanno permesso una navigazione ottimale (magari poi era il mio tablet).
In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo? [1984, George Orwell]

Birkhoff92

samsung rc530-730 i7(2.2 ghz con boost fino a 3.1) 8 gb ram ddr3, 750 hdd, nvidia ge force 540m 2gb

Tony

Se per liberalizzazione intendiamo wifi pubblico gratis, stiamo freschi.
E' ovvio che non si può remare contro chi ci mangia (i provider, etc.).
Del resto anche captare i segnali radiotelevisivi è a pagamento (canone), quindi figuriamoci un servizio molto più recente come il web.
La norma si riferisce, invece, all'obbligatorietà della registrazione di chi usufruisce del servizio da parte di chi lo mette a disposizione (bar, pub, copisterie, etc).
Questa non mi pare proprio una cattiva idea, visto che altrimenti qualcuno potrebbe commettere impunemente dei reati attraverso la rete, facendo ricadere la colpa su chi ha messo a disposizione il servizio.
Del resto, quando mi è capitato di trovare una rete gratuita in Italia, è stata necessaria una registrazione (ad es. telefonica).
Bisogna mettersi anche nelle vesti di chi (gratuitamente o no) offre il servizio. Perché esporsi al pericolo di vedersi indagato perché dal proprio IP è partito un attacco informatico, una truffa online, delle minacce?
Non dimentichiamo che anche la registrazione automatica del MAC address di chi si connette non salva dal pericolo, perché lo stesso può essere falsificato.

Linux non è solo un sistema operativo ma...
"È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi"
(cit. Point Break).
Il mio pc.