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Mint 18.3 e Flatpak?

Aperto da Cavaleri Omar, Sabato 23 Dicembre 2017, 19:23:17

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Cavaleri Omar

Da quel che ho constatato (il live persistente sto usando Sylvia KDE 32 bit), l'attuale point release ha di default la compatibilità con tale formato...

Sinceramente c'ho capito poco e niente su cosa sarebbero i flatpak.
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

bobol


Tony

Stavo postando lo stesso articolo :D
Bruciato sul secondo.

Linux non è solo un sistema operativo ma...
"È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi"
(cit. Point Break).
Il mio pc.

bobol


Tony

:rofl:

P.S. Non fateci caso. Ci capiamo io e Bobol  ;)

Linux non è solo un sistema operativo ma...
"È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi"
(cit. Point Break).
Il mio pc.

Cavaleri Omar

Di Snap ho capito tutto, ma il concetto di runtime dei flatpak non molto...

Comunque l'idea di fondo è la stessa... percorsa in due vie parallele: snap hanno tutto dentro di loro, flatpack no ma sono più leggere. E questo l'ho capito, ma perché i flatpak "pesano meno perché runtime" sinceramente no
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

Tony

#6
I flatpak hanno bisogno della apposita piattaforma (insieme di programmi, librerie...) che non è inclusa nel flatpak stesso, perciò è più leggero.
Come spiega l'articolo, un programma flatpak potrebbe aver bisogno dell'infrastruttura gnome 3.18. O c'è già o verrà installata.
In ogni caso sarà sfruttata anche da altre applicazioni che potrebbero averne bisogno, senza dover essere scaricata nuovamente.
Quest'ultima circostanza non si verifica nei pacchetti snap, che infatti hanno con sé già tutto l'occorrente per funzionare.
Perciò questi ultimi sono più pesanti.
Entrambi però girano in sandbox e sono indipendenti dal sistema.
Un caso estremo e familiare di runtime è il java runtime environment.
Una volta installata l'infrastruttura sottostante, installi e ci "fai girare" i vari programmi java, indipendentemente dal sistema operativo.
p.s. Chiedo scusa agli esperti se la spiegazione è tecnicamente orripilante.

Linux non è solo un sistema operativo ma...
"È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi"
(cit. Point Break).
Il mio pc.

midnite

#7
interessante notare che lo scopo è di rimuovere la frammentazione dei sistemi di pacchettizazione rpm / deb / tar.gz ... e se ne è creata un'altra.
certo che... snap ha il vantaggio indiscutibile di non dipendere da una certa architettura o ambiente d.e., al contrario flatpak ti potrebbe vincolare a un certo ambiente (gnome) o escluderne un altro (kde)... anche se entrambi necessitano di wayland, quindi taglieranno fuori i d.e. minori o i w.m.
rovescio della medaglia è che snap è nato in seno a canonical, quindi ubuntu, e temo possa restare isolato come unity... mentre flatpak ha alle spalle la comunità gnome ma a quanto pare anche redhat, fedora, e chissà le altre che adottano gnome come default.

Tony

Bella questione.
Staremo a vedere.
Per ora, io rimango fedele al mio synaptic ed ai pacchetti deb, anche se l'idea di applicazioni che girano in sandbox ha un suo perché.
La libertà porta a frammentazione, quindi a mille formati di pacchetti (deb, rpm...).
Non garba più la frammentazione e si cerca un formato unico, ma anche qui si arriva alla frammentazione (snap, flatpak).
C'è da uscire pazzi, è un circolo vizioso.

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(cit. Point Break).
Il mio pc.

Josh

Citazione di: Bobol il Sabato 23 Dicembre 2017, 19:30:22
qui mi sembra abbastanza chiaro  :)

Piccolo OT su ChimeraRevo: mi mancano gli articoli tecnici di Jessica. Senza di lei, che adesso dovrebbe lavorare per Aranzulla, il sito ha avuto un crollo verticale incredibile  :palm:
"Sii un uomo migliore di tuo padre"

Cavaleri Omar

Citazione di: Tony il Sabato 23 Dicembre 2017, 23:53:51
Non garba più la frammentazione e si cerca un formato unico, ma anche qui si arriva alla frammentazione (snap, flatpak).
C'è da uscire pazzi, è un circolo vizioso.

Concordo... ma, almeno per il momento, mi pare di aver capito che una (flatpak) è largamente supportata dalla comunità (e solo alcuni - leggendo - sono legati a Gnome, sennò Mint 18.3 KDE sarebbe intrinsecamente tagliato fuori), mentre l'altra soluzione (snap), per quanto più flessibile sembra più di nicchia... se anche la figlia di Ubuntu non l'ha considerata
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

midnite

Dici che mint kde non è tagliato fuori? ... considera che questo è l'ultimo rilascio, e poi verrà abbandonato definitivamente ...

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