Nota: questa guida è soggetta a cambiamenti, miglioramenti e aggiunte, apportati nel corso del tempo al fine di semplificare e rendere quanto più possibile completa e soddisfacente l'esperienza. A questo proposito è stata dotata di un indice dei contenuti che verrà aggiornato con l'evolversi della Guida, puoi consultarlo qui: Indice di questa Guida (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275763#msg275763)
Quella che segue è una guida semplificata per l'installazione e la configurazione di Arch Linux su di un computer con processore a 64bit dotato di BIOS (non UEFI).
Nota: se volete utilizzare un partizionamento GPT sulla vostra macchina BIOS leggete prima questo Post: Installare GRUB su un disco partizionato in GPT su macchina BIOS (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg276901#msg276901)
Ultimata l'installazione sarà possibile avviare il computer ed entrare direttamente nell'ambiente desktop, che sarà già perfettamente funzionante e pronto per la vostra personalizzazione finale.
Per rendere più semplice possibile l'installazione sarà utilizzata una sola partizione: la parttizione di root, indicata con il simbolo /.
La directory /boot e la directory /home saranno quindi contenute nella partizione radice /.
Non utilizzeremo la SWAP, perciò saranno necessari almeno 4 Gb di RAM.
La partizione /, che ospiterà il nostro nuovo sistema, dovrà essere preparata prima di cominciare la nuova installazione, essere formattata in ext4, e avere una dimensione minima di 40 o 50 GB.
Se vi interessano, più avanti troverete le istruzioni per le altre partizioni.
Scaricate la ISO di Arch Linux da qui: https://www.archlinux.org/download/ (https://www.archlinux.org/download/)
Scrivetela su di una chiavetta USB, utilizzate "dd" se siete già pratici, oppure un programma tipo balenaEtcher, scaricabile anche come AppImage da qui: https://www.balena.io/etcher/ (https://www.balena.io/etcher/).
Avviate la Live di Arch Linux e cominciamo la nostra installazione:
Come prima cosa impostiamo il layout della tastiera in italiano:
loadkeys it
Se il vostro computer è collegato al modem con un cavo ethernet la rete è già funzionante.
Se utilizzate una connessione WiFi dobbiamo prima connetterci, niente paura, è molto semplice. Useremo il comando:/s]
wifi-menu
(attenzione: questo comando non è più valido. Leggi questo post: Connessione wifi in fase di installazione (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg278652#msg278652))
seguite la procedura: scegliete il ssid della vostra rete, inserite la password, e il gioco è fatto.
Tornati al prompt dei comandi verifichiamo se la connessione funziona con un ping:
ping -c 3 archlinux.org
Aggiorniamo l'orologio del sistema:
timedatectl set-ntp true
Adesso dobbiamo individuare la partizione in cui installare il sistema, useremo il comando:
fdisk -l
Individuata la partizione corretta (fate molta attenzione) cominceremo l'installazione vera e propria.
Nella guida io chiamerò la partizione /dev/sdx1, Voi dovrete sostituire il valore "sdx1" con quello che avrete individuato con il comando "fdisk -l". Questa è una cosa alla quale dovete prestare una seria attenzione se non volete fare danni.
Nota: se siete interessati a un partizionamento più articolato leggete prima questo post:
Creare e montare le partizioni di Swap, Home e Dati. (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg277093#msg277093)
Bene, possiamo cominciare:
montiamo la nostra partizione:
mount /dev/sdx1 /mnt
Installiamo i pacchetti essenziali:
pacstrap /mnt base base-devel linux-lts linux-lts-headers linux-firmware nano
Generiamo il nuovo file fstab:
genfstab -U /mnt >> /mnt/etc/fstab
Entriamo nell'ambiente chroot:
arch-chroot /mnt
Impostiamo la time zone:
ln -sf /usr/share/zoneinfo/Europe/Rome /etc/localtime
generiamo /etc/adjtime con il comando:
hwclock --systohc
Adesso imposteremo la localizzazione del sistema, apriamo il file /etc/locale.gen con nano:
nano /etc/locale.gen
E de-commentiamo (eliminiamo il simbolo del cancelletto di inizio rigo) il rigo corrispondente alla nostra localizzazione, e cioè:
it_IT.UTF-8
salviamo il file con la combinazione di tasti Ctrl + O e chiudiamo nano con Ctrl + X
NOTA: salvare il file e chiudere "nano" dovrà essere fatto ogni volta che lo si utilizza. Non lo ripeterò più.
Generiamo la localizzazione con:
locale-gen
Creiamo il file locale.conf e impostiamo la variabile:
creiamo e apriamo il file:
nano /etc/locale.conf
e scriviamo questo rigo nel testo vuoto
LANG=it_IT.UTF-8
Rendiamo permanente il layout della tastiera:
nano /etc/vconsole.conf
e inseriamo questo rigo nel documento vuoto:
KEYMAP=it
Per configurare la rete creiamo il file "hostname" e gli assegnamo un nome a piacere:
nano /etc/hostname
mio_hostname
(sostituite "mio_hostname" con quello che volete)
Ricordiamoci il nome perché adesso lo useremo.
Creiamo il file "hosts":
nano /etc/hosts
e inseriamo il testo:
127.0.0.1 localhost
::1 localhost
127.0.1.1 mio_hostname.localdomain mio_hostname
Impostiamo la password di root:
passwd
A questo punto ci prepariamo all'installazione dell'ambiente grafico e di qualche programma che ci sarà utile per cominciare ad utilizzarlo da subito, prima di iniziare dobbiamo individuare la scheda grafica utilizzata per poter scegliere i driver appropriati. Useremo il comando:
lspci | grep "VGA"
Le possibilità generalmente sono: AmdGpu; Ati; Intel; NVidia.
Le scelte di conseguenza saranno rispettivamente: xf86-video-amdgpu; xf86-video-ati; xf86-video-intel; xf86-video-nouveau.
Nel prossimo comando io userò xf86-video-abcd, voi sostituite "abcd" con il valore corretto.
Bene, partiamo:
pacman -S xorg xorg-server xf86-video-"abcd" pulseaudio pavucontrol gvfs xdg-user-dirs
Vi saranno proposte delle scelte, scegliete "default" (date semplicemente invio)
Installiamo i pacchetti per la rete:
pacman -S net-tools wireless_tools dialog networkmanager network-manager-applet crda
Installiamo i pacchetti per l'ambiente grafico:
Nota: noi qui stiamo per installare Cinnamon, se volete installare Mate, Xfce oppure Gnome, leggete questo Post (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275735#msg275735)
pacman -S lxdm-gtk3 cinnamon cinnamon-translations x-apps gnome-terminal firefox firefox-i18n-it
Abilitiamo i servizi di systemd:
systemctl enable lxdm
systemctl enable NetworkManager
Creiamo il nostro utente:
useradd -m -G wheel -s /bin/bash nomeutente
Impostiamo la password per l'utente:
passwd nomeutente
facciamo in modo che possa usare "sudo" e amministrare il sistema, con "nano" apriamo il file /etc/sudoers
nano /etc/sudoers
e de-commentiamoil seguente rigo:
#%wheel ALL=(ALL) ALL
installiamo grub:
pacman -S grub os-prober
E' arrivato il momento di scrivere il MBR per avviare grub e il sistema, se non volete correre rischi potete usare una vecchia chiavetta USB (NON quella dove sta girando la live di Arch che state usando per l'installazione, è ovvio), oppure un disco secondario se ne avete sul PC. [*** Leggi la Nota in fondo a questo Post****]
Se necessario individuatelo con fdisk -l
il comando è:
grub-install --target=i386-pc /dev/sdy
Vi ricordo che con /sd"" NON deve essere indicato anche il numero (che indica la partizione) ma solo la lettera.
Generiamo il file di configurazione di grub:
grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
l'installazione è completata, usciamo dall'ambiente chroot, smontiamo tutto e riavviamo il PC:
exit
umount /mnt
reboot
Se avete installato il grub sulla chiavetta USB, oppure su un disco diverso da quello impostato per il boot nel BIOS, all'avvio dovete selezionare il disco corretto. Potete farlo temporaneamente premendo il tasto funzione preposto, e questo dipende dalla macchina: solitamente F7 o F11 (controllate qual'è il vostro).
Oppure potete entrare nelle impostazioni del bios e selezionare il disco di avvio corretto, in modo stabile, da li.
Se tutto è andato per il verso giusto al riavvio vi apparira la schermata di lxdm dalla quale avviare Cinnamon.
Appena mi sarà possibile la testerò io stesso e, subito dopo, aggiungerò una mini guida post-installazione con la quale installare un gestore dei pacchetti grafico.
Buon diverimento! :)
[**** Nota sul bootloader***]
Il suggermento di utilizzare una chiavetta USB per l'avvio di Arch vale solo come estrema precauzione. In realtà il Grub su Arch funziona benissimo ed è perfettamente in grado di rilevare gli altri OS eventualmente presenti e di avviarli. Se non avete voglia di sostituire il bootloader eventualmente già presente sul vostro PC potete usare la chiavetta USB. Completata l'installazione potete aggiornare il Grub del sistema eventualmente pre-esistente abilitandolo all'avvio della nuova Arch. Oppure, in alternativa, potete sostituire il vecchio Grub con quello di Arch. Che, come ho già detto. é in grado di avviare qualsiasi altro OS già presente.
Complimenti :ok:
Solo due cose.
1. Quando dici di installare grub su un diverso dispositivo, non chiarisci poi al successivo avvio come bisogna fare per selezionare quel dispositivo.
2. Nel comando di installazione di gruba manca la R.
A seconda che usiate un processore Amd oppure Intel è consigliabile installare il pacchetto amd-ucode oppure intel-ucode.
Nel primo caso, per una CPU AMD, il comando sarà:
sudo pacman -S amd-ucode
Nel secondo caso, per una CPU Intel, il comando sarà:
sudo pacman -S intel-ucode
Siccome il firmware sarà caricato in fase di avvio sarà necessario aggiornare la configurazione di Grub con il comando:
sudo grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Se vuoi saperne di più leggi: https://wiki.archlinux.org/index.php/Microcode (https://wiki.archlinux.org/index.php/Microcode)
Installiamo git:
sudo pacman -S git
Installiamo trizen, inserite in un terminale questi comandi(da utente normale):
git clone https://aur.archlinux.org/trizen.git
cd trizen
makepkg -si
Adesso possiamo utilizzare trizen per installare pamac-aur. Pamac è il programmma che ci consentirà di gestire il software con una comoda interfaccia.
trizen -S pamac-aur
Vi sarà chiesta più volte una scelta durante il processo, scegliete quella preselezionata di default (date semplicemente invio).
Benissimo, adesso abbiamo finito, avete tutto l'occorrente per installare tutto quello che vi piace e per personalizzare il vostro sistema come vi aggrada...
:ciao:
(https://imgur.com/zhHqhUf.png)
Ottimo lavoro Umberto ;)
Grazie Bobol. :)
Ho deciso di aggiungere qualche parafrafo alla guida, immagino che per chi è nuovo di arch lnux possa tornare utile.
Lo farò utilizzando un nuovo post per ogni argomento, indicando il contenuto nel titolo di ogni nuovo post.
Per abilitare il supporto per AUR in Pamac bisogna aprire il programma e fare clic col mouse sul simbolo del "panino" sulla parte alta a dx dell'interfaccia, scegliere preferenze e selezionare la scheda AUR, impostarla come attiva e spuntare la casella per la ricerca automatica degli aggiornamenti. Guarda le immagini:
(https://imgur.com/hiHFUX1.png)
(https://imgur.com/zK3zrLT.png)
(https://imgur.com/0LYg0O5.png)
Fatte queste semplici operazioni avremo la possibilità di compilare e installare anche il software che non si trova pre-compilato nei canali ufficiali. Praticamente TUTTO!
Nota:
Anche se usare il terminale fa molto "figo" io vi consiglio di usare pamac per installare il software, in questo modo avrete accesso a opzioni che altrimenti vi rimarebbero sconosciute.
Può capitare, essendo Arch una distribuzione Rolling, che alcuni mirrors non siano pronti puntualmente. Questo può comportare qualche incespicamento da parte di Pacman (che non è il Pamac di prima) che sta alla base della gestione dei pacchetti in Arch..
Questa naturalmente è una situazione prevista, per la quale c'è una soluzione pronta all'uso, si chiama Reflector.
Adesso noi lo installiamo e vediamo come utilizzarlo:
sudo pacman -S reflector
Una volta installato gli facciamo scegliere i 10 mirrors più veloci, tra l'infinità di mirrors disponibili, con questo comando:
sudo reflector --verbose -l 10 --sort rate --save /etc/pacman.d/mirrorlist
Fonte: https://wiki.archlinux.org/index.php/Reflector_(Italiano) (https://wiki.archlinux.org/index.php/Reflector_(Italiano))
Essendo la nostra una installazione partita da zero, alcuni servizi bisogna abilitarli manualmente.
Se stiamo utilizzando un SSD dovremo abilitare il TRIM con questo comando:
sudo systemctl enable fstrim.timer
Aprite Pamac e installate tutto ciò che vi occorre di cups, in AUR troverete anche i driver per tutte le stampanti supportate in Linux.
Finita l'installazione abilitiamo il servizio:
sudo systemctl enable org.cups.cupsd.service
Per personalizzzare lxdm apriamo il suo file di configurazione:
sudo xed /etc/lxdm/lxdm.conf
Configurare lxdm è molto semplice, ecco il testo del file di configurazione:
base]
## uncomment and set autologin username to enable autologin
# autologin=dgod
## uncomment and set timeout to enable timeout autologin,
## the value should >=5
# timeout=10
## default session or desktop used when no systemwide config
# session=/usr/bin/startlxde
## uncomment and set to set numlock on your keyboard
# numlock=0
## set this if you don't want to put xauth file at ~/.Xauthority
# xauth_path=/tmp
# not ask password for users who have empty password
# skip_password=1
## greeter used to welcome the user
greeter=/usr/lib/lxdm/lxdm-greeter-gtk
[server]
## arg used to start xserver, not fully function
arg=/usr/bin/X -background vt1
# uncomment this if you really want xserver listen to tcp
# tcp_listen=1
# uncoment this if you want reset the xserver after logou
# reset=1
[display]
## gtk theme used by greeter
gtk_theme=Adwaita
## background of the greeter
# bg=/usr/share/backgrounds/default.png
## if show bottom pane
bottom_pane=1
## if show language select control
lang=1
## if show keyboard layout select control
keyboard=0
## the theme of greeter
theme=Industrial
[input]
[userlist]
## if disable the user list control at greeter
disable=0
## whitelist user
white=
## blacklist user
black=
Per impostare l'autologin, al terzo rigo; eliminare il simbolo # e inserire il nome dell'utente che deve loggarsi automaticamente, così:
autologin=nomeutente
Volendo possiamo fare in modo che ci sia una pausa (minimo 5 sec.) prima di entrare nell'ambiente desktop, de-commentiamo il rigo n.7 e impostiamo il timeout:
timeout=10
Se non ci piace l'aspetto di lxdm possiamo cambiare il tema gtk con uno di quelli disponibili nel sistema (ne trovate tonnellate in AUR), andiamo al rigo n.34:
gtk_theme=Adwaita
e cambiamo "adwaita" con un tema che ci piace di più, per esempio "Adapta-Nokto" (lo dovete prima installare).
La stessa cosa per l'immagine di sfondo, al rigo n. 37:
# bg=/usr/share/backgrounds/default.png
togliete il # iniziale e sostituite il percorso con quello dell'immagine che preferite.
Volendo potete anche cambiare il tema di lxdm, adesso che conoscete il meccanismo sapete come fare, li trovate con pamac.
Terminata la personalizzazione salvate il vostro file e riavviate la sessione grafica.
Installare un ambiente diverso da Cinnamon è una cosa che potete fare in qualsiasi momento, per farlo in fase di installazione modificate questa stringa della guida:
pacman -S lxdm-gtk3 cinnamon cinnamon-translations x-apps gnome-terminal firefox firefox-i18n-it
per installare Mate diventa:
pacman -S lxdm-gtk3 mate mate-extra firefox firefox-i18n-it
per installare Xfce, invece:
pacman -S lxdm-gtk3 xfce4 xfce4-goodies firefox firefox-i18n-it
Per installare Gnome le righe da modificare sono due, dal momento che Gnome ha il proprio display manager che è GDM, dovremo anche abilitare il servizio giusto con systemd.
Dovremo sostituire questa riga:
pacman -S lxdm-gtk3 cinnamon cinnamon-translations x-apps gnome-terminal firefox firefox-i18n-it
con quest'altra riga:
pacman -S gnome gnome-extra firefox firefox-i18n-it
e questa riga:
systemctl enable lxdm
von questa riga:
systemctl enable gdm
Adesso potete tornare al punto della Guida (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275719#msg275719) in cui avete fatto questa deviazione
Con il gestore grafico del Software (Pamac) installare il pacchetto Blueberry e selezionare le eventuali dipendenze opzionali desiderate.
Abilitare il servizio bluetooth con systemd:
sudo systemctl enable bluetooth.service
sudo systemctl start bluetooth.service
Complimenti per la guida, ben comprensibile anche a noi neofiti e comodoni di Mint :ok:
Se sta quarantena continua vado di partizione e ci provo.
Grazie.
Se hai una macchina a 32 bit non puoi, arch è solo per sistemi a 64 bit.
Guida all'instazione del Sistema e dell'Ambiente Desktop (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275719#msg275719)
Microcode: amd-ucode, intel-ucode. (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275721#msg275721)
[Configurazione] Installare git, trizen e Pamac (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275722#msg275722)
[Configurazione] Abilitare il supporto per AUR in Pamac (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275729#msg275729)
[Configurazione] Selezionare i mirrors piu veloci per Pacman - Reflector (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275730#msg275730)
[Configurazione] Abilitare il supporto al TRIM per i dischi SSD (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275732#msg275732)
[Configurazione] Abilitare Cups con systemd (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275733#msg275733)
[Configurazione] Autologin e personalizzazione di lxdm (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275734#msg275734)
[Opzioni] Installare ambienti diversi da Cinnamon: Mate, Xfce oppure Gnome. (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275735#msg275735)
[Configurazione] Supporto Bluetooth (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275747#msg275747)
[Tips & Tricks] Pairing Bluetooth condiviso tra due o più OS Linux sul PC (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275766#msg275766)
[Tips & Tricks] Caricamento "verboso" del sistema operativo. (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275775#msg275775)
[Configurazione] Wine, multilib e le applicazioni per Windows a 32 bit (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg275795#msg275795)
Qemu e Virtual Manager - Installazione e configurazione. (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg276120#msg276120)
Eventuali problemi con gli aggiornamenti (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg276345#msg276345)
Accesso ai dispositivi Android dal FileManager (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg276862#msg276862)
Installare GRUB su un disco partizionato in GPT su macchina BIOS (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg276901#msg276901)
Creare e montare le partizioni di Swap, Home e Dati. (https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25425.msg277093#msg277093)
Se si utilizzano dispositivi bluetooth, su di un PC che ha più OS Linux installati, può diventare noioso ripetere il pairing ogni volta che si avvia un OS diverso. La soluzione esiste: è sufficiente copiare la cartella che contiene la configurazione bluetooth, con tutto il suo contenuto, nel sistema secondario. Il percorso della directory da copiare è questo:
/var/lib/bluetooth
L'operazione va eseguita con i privilegi elevati.
Prima di procedere è necessario accertarsi che il sistema secondario abbia installato il software di gestione del bluetooth e che il servizio di systemd sia attivo. Per controllare che lo sia:
systemctl status bluetooth.service
Per attivarlo, nel caso in cui non lo fosse, il comando è questo:
sudo systemctl enable bluetooth.service
Al riavvio del sistema il pairing dovrebbe risultare già attivo.
Non so a voi, ma a me non piace non poter vedere scorrere sullo schermo tutto ciò che il sistema carica in fase di avviamento, può capitare infatti che per un motivo qualsiasi l'avvio del PC risulti particolarmente lento, in genere per sapere cosa ha causato il rallentamento bisogna fare delle indagini successive...
...E perché mai se posso saperlo in anticipo?
Se la pensate come me aprite il file
/etc/default/grub
e al rigo:
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT=
cancellate il testo contenuto tra le virgolette dopo il segno =.
Nel caso di Arch Linux si presenta così:
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT="loglevel=3 quiet"
e deve diventare così:
GRUB_CMDLINE_LINUX_DEFAULT=""
Salvate il file e fate un update di GRUB, nel caso di Arch il comando è questo:
sudo grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg
Quindi riavviate il PC e godetevi il vostro boot verboso.
Arch Linux è un sistema a 64 bit puro, questo significa che se si installa Wine senza attivare il supporto multilib, per le librerie a 32 bit, le applicazioni per Windows a 32 bit non si potranno installare e non funzioneranno.
Quindi vediamo come attivare il repo multilib:
Con un qualsiasi editor, con i privilegi elevati, dovremo editare il file /etc/pacman.conf (è facile). Qui useremo xed:
sudo xed /etc/pacman.conf
aperto il file lo scorreremo fino a trovare queste due righe, che dovremo de-commentare:
prima:
#[multilib]
#Include = /etc/pacman.d/mirrorlist
dopo:
[multilib]
Include = /etc/pacman.d/mirrorlist
Salviamo il file e chiudiamo l'editor.
In una finestra di terminale diamo il comando:
sudo Pacman -Syyu
Adesso avviamo Pamac e installiamo Wine.
Prima di procedere con l'installazione Pamac ci presenterà in una finestra una serie di pacchetti opzionali, quelli sono proprio le librerie a 32 bit che servono a noi, selezionateli tutti e procedete con l'installazione.
Io mi fermo qui. :ciao:
Io ho sempre pensato che Qemu fosse troppo difficile da usare, e per questo ho sempre usato VirtualBox. Poi un giorno la mia curiosità, solleticata da un intervento del nostro @Tony nella chat, mi ha spinto a provarci.
Ho scoperto due cose:
la prima è che non è poi così difficile,
la seconda è che mi piace molto di più di VirtualBox. :)
Quindi, anche se avevo deciso di fermarmi con questa guida, aggiungo quest'altro pezzzetto.
Qemu può essere usato da riga di comando oppure per mezzo di una interfaccia. Noi adesso installeremo sia l'uno che l'altra e poi faremo in modo di poterli utilizzare immediatamente. Non è difficile.
Cominciamo con l'istallazione dei pacchetti necessari, in un terminale inserite il comando:
sudo pacman -S qemu virt-manager ebtables dnsmasq openbsd-netcat
Terminata l'installazione abilitiamo il servizio per libvirt:
sudo systemctl enable libvirtd.service
Adesso aggiungiamo il nostro utente ai gruppi libvirt e kvm:
Con un editor di testo apriamo il file /etc/group e aggiungiamo il nome del nostro utente sul rigo dei gruppi citati. Io userò xed come editor, ma voi potete sostituirlo con qualsiasi cosa vogliate. Nel mio esempio l'utente si chiama "bobrock", voi usate il vostro. ;)
sudo xed /etc/group
Ecco le righe da editare:
kvm:x:992:bobrock
libvirt:x:972:bobrock
Completata l'operazione riavviate il sistema.
Adesso avvieremo e abiliteremo la rete di default, così da poter utilizzare la nostra connessione su tutte le macchine virtuali che creeremo senza ulteriori smanettamenti. Aprite un terminale e inserite i comandi:
sudo virsh net-start default
sudo virsh net-autostart default
Abbiamo finito, avviate Virtual Manager dal menu delle applicazioni e buon divertmento. :ciao:
(https://imgur.com/NIOFaQy.png)
Potrebbe capitare, e negli ultimi giorni è capitato, che un aggiornamento fallisca con un messaggio di errore del tipo:
ERRORE: il file /usr/lib/pincopallino.so è già presente nel sistema
In questo caso è necessario utilizzare l'opzione --overwrite.
Per farlo dovremo procedere dal terminale. Per cui, quello che è il solito comando di aggiornamento: sudo pacman -Syu dovrà diventare:
sudo pacman -Syu --overwrite /usr/lib/pincopallino.so
copiando percorso e nome del file dal messaggio di errore precedentemente ricevuto.
In genere quando si riscontrano problemi di questo genere trovrete una segnalazione, e la soluzione, nella home del sito di ArchLinux (https://www.archlinux.org/).
Come in questo esempio:
(https://imgur.com/0Kk0c3a.png)
non si troverà guida più chiara e migliore in tutto il web da qui a 100 anni
bella guida nick
Grazie @trigg, mi fa piacere che ti sia piaciuta. ;)
:ciao:
la metterò in pratica non appena avrò tempo
quindi preparati al martirio ^_^
...I'm ready to play! ;)
Per avere accesso ai dispositivi Android collegati con cavo USB è necessario installare questi pacchetti: mtpfs, gvfs-mtp e android-udev.
Se vi interessa, aprite un terminale e inserite il comando:
sudo pacman -S mtpfs gvfs-mtp android-udev
Come probabilmente già sapete per avviare un sistema su di un PC dotato di BIOS è necessario un partizionamento di tipo MBR.
Probabilmente avete anche sentito dire che un SSD sarebbe meglio partizionarlo in GPT. Peccato però che così, come è ovvio, non è possibile installare GRUB nel MBR. Essendo appunto GPT.
Quindi come lo risolviamo il problema, e soprattutto, lo possiamo risolvere?
La risposta è si, lo possiamo risolvere. Tutto quello che dobbiamo fare è creare una partizione di un mebibyte (1M), in un posto qualsiasi del disco, non necessarimente all'inizio del disco ma comunque entro i primi 2 TB se il disco è più grande di così.
Per la nostra piccola partitizione di 1M dovremo sceglire un Type adatto e poi dovremo solo installare GRUB, proprio come faremmo se il disco fosse partizionato in MBR.
Vediamo come fare.
Per creare la partizione useremo "cgdisk", da uno spazio libero ricaveremo una nuova partizione e come dimensioni scriveremo 1M (proprio così come l'ho scritto, senza spazi e con la M maiuscola) e, cosa più importante, indicheremo ef02 come Type. Completato il partizionamento del disco scriviamo le modifiche e chiudiamo cgdisk.
La partizioncina non deve essere formattata, è sufficiente quello che abbiamo appena fatto, le altre partizioni del disco naturalmente si, come faremmo normalmente.
La creazione di questa minuscola partizione ci consentirà di installare Grub come faremmo se il disco avesse un partizionamento MBR, cioè con il comando:
grub-install --target=i386-pc /dev/sdX
dove vi ricordo che la X finale deve essere sostituita con la lettera (minuscola) che indica il disco che state usando ( senza indicare un numero di partizione).
Questo è quanto. :ciao:
Premessa:
questa guida è stata originariamente concepita per eesere più semplice possibile, per questo motivo ho scelto di evitare tutte le partizioni che non sono strettamente indispensabili: la partizione di Swap, la partizione per la Home e l'eventuale partizione per i Dati.
In questo Post vedremo come utilizzare anche queste partizioni.
Se le partizioni non sono già esistenti avremo bisogno di crearle, l'idea di utilizzare GParted da un sistema esistente (dual boot) o da una Live di un OS tipo Mint o Ubuntu è ancora valida, ma se avete deciso di utilizzare Arch Linux siete, o vorreste diventare, quel tipo di utente che non si scoraggia se deve usare tools come cfdisk o cgdisk. Nel caso abbiate bisogno di chiarimenti sull'utilizzo di uno di questi due programmini potete, nello stesso ordine, fare una ricerca in rete o chiedere aiuto qui sul forum.
Nel caso in cui abbiate deciso di utilizzare cfdisk o cgdisk, dopo aver creato le partizioni, avrete bisogno di formattarle. Per individuare il nome corretto delle partizioni usate il comando:
fdisk -l
io assegnerò un nome fittizio alle partizioni in questo post, voi dovete sempre sostituirlo con il nome che avrete individuato con il comando fdisk -l
chiameremo la partizione di root con /dev/sdx1
la swap con /dev/sdx2
la /home con /dev/sdx3
la partizione dati con /dev/sdx4
Per formattare la Swap il comando sarà:
mkswap /dev/sdx2
per formattare in ext4 le altre partizioni il comando sarà:
mkfs.ext4 /dev/sdx1
(per /)
mkfs.ext4 /dev/sdx3
(la /home)
mkfs.ext4 /dev/sdx4
(i dati)
A questo punto montiamo quella che sarà la nostra partizione di root in /mnt
mount /dev/sdx1 /mnt
quindi, al suo interno, creiamo le directory in cui monteremo le nostre nuove partizioni e provvediamo a montarle
mkdir /mnt/home
mount /dev/sdx3 /mnt/home
mkdir /mnt/media
mkdir /mnt/media/Dati
mount /dev/sdx4 /mnt/media/Dati
Montiamo anche la Swap con:
swapon /dev/sdx2
Installiamo la base del sistema:
pacstrap /mnt base base-devel linux-lts linux-lts-headers linux-firmware nano
e finalmente generiamo il nostro nuovo file fstab:
genfstab -U /mnt >> /mnt/etc/fstab
Da qui riprendete a seguire la guida originaria...
...Attenzione: Ultimata l'installazione del sistema, dopo essere usciti dall'ambiente chroot con il comando exit, prima di riavviare il computer, dovremo smontare tutte le partizioni che abbiamo montato.
Per smontare ricorsivamente tutte le partizioni con un solo comando useremo l'opzione -R. Il comando quindi sarà:
umount -R /mnt
Questa discussione diventa sempre più semplice e molto intrigante ;)
Sei gentile Bobol, ma naturalmente io so bene che questa guida, per quanto io abbia cercato di semplificarla, non è semplice e non è neanche per tutti.
Il processo di installazione di Arch Linux infatti non è pensato per essere semplice, al contrario, è un palese e dichiarato tentativo di selezionare gli utenti di questa distribuzione. E' sicuramente istruttivo, ma serve a tenere lontana quella categoria di utenti che tenderebbe a trascinare verso il basso il livello della discussione attorno ad essa e quindi la distribuzione stessa, che, contrariamente al suo processo di installazione, è in effetti una distribuzione "semplice". All'inizio la cosa mi faceva un po' incazzare, poi ho iniziato a comprenderla, e infine anche ad apprezzarla. Come cambiano le cose.
Quello che mi fa un po' incazzare ancora adesso, anche quando le guide sono proposte dai "guru" di turno (anche senza considerare la scarsità di spiegazioni a corredo delle stesse) è che sono sono sempre tronche: ti accompagnano per un breve tratto e poi ti lasciano in mezzo a una strada. Ti fanno installare il sistema di base e poi "attaccati" per l'ambiente desktop, quando trovi la parte che ti aiuta con il desktop ti devi attaccare per la configurazione. Sempre come se ti facessero un grosso regalo a dirti quella mezza cosa, o come se chi scrive non sapesse come continuare il discorso.
Beh, io non sono d'accordo. Questa guida è il mio personale tentativo di fare le cose in un modo diverso dal solito, senza stare a tirarsela più di quanto sia utile e necessario. ;)
:ciao:
ed è quello che più apprezzo in queste pagine e nei tuoi interventi ;)
Ormai già dalla iso di Arch Linux di luglio 2020 non è più possibile utilizzare il comando wifi-menu per stabilire una connessione wifi in fase di installazione (evidentemente era troppo facile per gli sviluppatori...), in alternativa gli utenti sono invitati ad utilizzare il comando iwctl, come si può vedere dalla schermata:
(https://www.imgurupload.com/uploads/20210215/2b0d6b47ad11c9c0c02c4aafd8e62422afd09877.png)
Utilizzarlo non è difficile, anche se non è certamente semplice come con wifi-menu. Se volete affrontare la sfida vi consiglio di interpellare prima l'aiuto in linea con il comando:
iwctl -h
questo è il risultato:
$ iwctl -h
iwctl version 1.11
--------------------------------------------------------------------------------
Usage
--------------------------------------------------------------------------------
iwctl [--options] [commands]
Available options
--------------------------------------------------------------------------------
Options Description
--------------------------------------------------------------------------------
--username Provide username
--password Provide password
--passphrase Provide passphrase
--dont-ask Don't ask for missing
credentials
--help Display help
Available commands
--------------------------------------------------------------------------------
Commands Description
--------------------------------------------------------------------------------
Adapters:
adapter list List adapters
adapter <phy> show Show adapter info
adapter <phy> set-property <name> <value> Set property
Ad-Hoc:
ad-hoc list List devices in Ad-hoc mode
ad-hoc <wlan> start <"network name"> <passphrase> Start or join an existing
Ad-Hoc network called
"network name" with a
passphrase
ad-hoc <wlan> start_open <"network name"> Start or join an existing
open Ad-Hoc network called
"network name"
ad-hoc <wlan> stop Leave an Ad-Hoc network
Access Point:
ap list List devices in AP mode
ap <wlan> start <"network name"> <passphrase> Start an access point
called "network name" with
a passphrase
ap <wlan> stop Stop a started access
point
Devices:
device list List devices
device <wlan> show Show device info
device <wlan> set-property <name> <value> Set property
Known Networks:
known-networks list List known networks
known-networks <"network name"> forget Forget known network
known-networks <"network name"> show Show known network
known-networks <"network name"> set-property <name> <value>Set property
WiFi Simple Configuration:
wsc list List WSC-capable devices
wsc <wlan> push-button PushButton mode
wsc <wlan> start-user-pin <8 digit PIN> PIN mode
wsc <wlan> start-pin PIN mode with generated
8 digit PIN
wsc <wlan> cancel Aborts WSC operations
Station:
station list List devices in Station mode
station <wlan> connect <"network name"> [security]Connect to network
station <wlan> connect-hidden <"network name"> Connect to hidden network
station <wlan> disconnect Disconnect
station <wlan> get-networks [rssi-dbms/rssi-bars] Get networks
station <wlan> get-hidden-access-points [rssi-dbms]Get hidden APs
station <wlan> scan Scan for networks
station <wlan> show Show station info
Se non avete voglia e tempo di ingegnavi con iwctl potete sempre utilizzare uno smartphone e il tethering usb. :)
:ciao: