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Jacques Attali - Gandhi Il Risveglio degli Umiliati

Aperto da Iononsoleggere, Sabato 25 Maggio 2013, 18:24:47

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Iononsoleggere





Volevo partire con il botto, elencarvi tutti i difetti dell'uomo dietro il mito, così avrei fatto colpo con il mio sapere acquisito dopo 400 pagine, così avrei impresso una nota polemica all'inizio della recensione, cosa che rende spesso un discorso tra tanti un discorso da ascoltare (per il gusto di controbattere).

Invece desisto e mi arrendo: Mohandas Karamchand Gandhi è stato un grande uomo e come tutti i grandi uomini un essere umano con mille anime al suo interno, non sempre luminose, ma che lui ha saputo combattere/favorire con i mezzi che aveva. Questa cosa sì, non le altre più note, lo rende un mito.

Ho sempre pensato che impegnarmi nella lettura di una biografia storica di 400 e passa pagine mi avrebbe annoiato a morte, invece, ancora una volta, ho incontrato sulla mia strada un buon cantastorie che è stato capace di trasformare un racconto rigoroso, quasi una cronaca quotidiana, in un romanzo di vita dove si ride, si sorride, si piange e si prova anche un po' di paura.

Si percorre ogni centimetro della strada fatta dal Mahatma, dalle origini come introverso e inetto avvocato che aveva paura di parlare in pubblico, a timido attivista in sudafrica (dove era stato spedito come avvocato delle cause perse) a più influente figura di riferimento nel contesto mondiale/asiatico dello scorso secolo.

La cosa più deliziosa di questa imponente opera a firma Jacques Attali (intellettuale, economista, filosofo, storico francese) è che, nel raccontare Gandhi, la narrazione dei meri fatti entra ed esce come il filo in una cruna per cucire insieme la vita di tutti gli altri grandi protagonisti della prima metà del '900. Seguendo la quotidianità del Mahatma quindi impareremo anche a conoscere, in quel dato momento, in quella precisa data, cosa altre icone della storia stavano compiendo, scoprendo che il piccoletto indiano ha incontrato/conosciuto, volontariamente o meno, consciamente o meno, tantissime personalità assolute della Storia.

E ovviamente ci sono, come vi anticipavo, tutti gli spigoli che non possono mancare nella personalità di un grande uomo: dalla corrispondenza ossequiosa con Hitler all'ospitata con il nostrano Benito, dal complicato rapporto con la moglie Kastürb? (e le donne in generale) alla paternità di un figlio, il maggiore, mai accettato, e che morì in solitudine, alcolizzato, in maniera veramente grottesca.

La cosa che rincuora però, scorrendo queste pagine, è vedere che Gandhi nella sua vita ha fallito solamente proprio nelle cose che ha progettato con tanta maniacale cura, portando invece al successo quelle che sembravano non dipendere (apparentemente) da lui. Questo ci mostra che spesso un Mito è tale nonostante le sue opere, dando semplicemente il suo "sì" alle necessità della Storia, nella risposta ad una chiamata che è valida proprio perchè scombina tutto, trasforma, distrugge per ricostruire. Il Mito appare alla fine di questa lettura come il "casinista incasinato che incasina ancora di più il casino" piuttosto che il rigoroso geometra della vita.

Questo Gandhi Il risveglio degli umiliati è inoltre un'impietosa fotografia sui torti di noi occidentali, colonizzatori senza scrupoli, primi e unici responsabili per aver dato spesso il via a lotte etniche e religiose con il solo scopo di sottomettere meglio le popolazioni di paesi lontani, lotte che ancora oggi (pensiamo a India e Pakistan) infiammano lo scacchiere internazionale.

Insomma, per concludere, consiglio questo libro veramente a tutti. Agli amanti del racconto storico e a chi la Storia proprio non la digerisce, ai fan del piccoletto indiano e agli scettici.

Sono molte pagine, lo so...
Ma sono belle tutte, dalla prima all'ultima.
Garantito.





Come sempre questa recensione è stata originariamente postata sul mio pacifista blogghe www.iononsoleggere.blogspot.com, passatemi a trovare e ditelo agli amici più cari, offrirò a tutti un abbraccio ecumenico e vegetariano    :coffee:
In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo? [1984, George Orwell]

dieguitus


Tony


Linux non è solo un sistema operativo ma...
"È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi"
(cit. Point Break).
Il mio pc.

Iononsoleggere

Ma va là Tony, du panzanate, come sempre  ;D
Leggetevelo, comunque, è bello!
In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo? [1984, George Orwell]

Tony

Panzanate mica tanto.
Non è che fai pure dei corsi?
Così mi vengo ad accultura'
Certo che 400 pagine...  mi ritornano in mente i testi universitari. 
Brrrrrrr

Linux non è solo un sistema operativo ma...
"È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi"
(cit. Point Break).
Il mio pc.

Iononsoleggere

Citazione di: tony il Lunedì 27 Maggio 2013, 10:07:05
Panzanate mica tanto.
Non è che fai pure dei corsi?
Così mi vengo ad accultura'
Certo che 400 pagine...  mi ritornano in mente i testi universitari. 
Brrrrrrr

Niente corsi. Fino a quando sono arrivato alla Tesi non sapevo scrivere. Il mio professore mi caziava. Allora sono tornato dalla mia professoressa delle medie (riderete ma è così) e mi sono fatto correggere la tesi, (ri)spiegandomi passo passo la punteggiatura (che è la cosa più significativa, anche se non si pensa). Da lì mi sono sciolto e ho iniziato a scrivere. Ho fatto un po' il giornalista e ora faccio l'ufficio stampa.

Per quanto riguarda i libri, ho sempre odiato leggere (da qui il titolo del blog). Ad un certo punto mi sono messo di buzzo buono e ho scoperto un bel passatempo.

Insomma, tutto un caso, bellissimo, ma un caso  ;D
In fin dei conti, come facciamo a sapere che due più due fa quattro? O che la forza di gravità esiste davvero? O che il passato è immutabile? Che cosa succede, se il passato e il mondo esterno esistono solo nella vostra mente e la vostra mente è sotto controllo? [1984, George Orwell]