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Porteus: post-installazione e primi passi

Aperto da Cavaleri Omar, Martedì 18 Luglio 2017, 11:47:48

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Cavaleri Omar

Dopo la procedura d'installazione, la quale risulta abbastanza diversa dalle altre distro, tocca alla localizzazione di sistema e, soprattutto, tastiera.
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

Superciuk

#1
Nella precedente versione di Porteus era molto facile la localizzazione in italiano, in questa versione (che ho installato parallelamente a te) non ho ancora trovato il modo. Per il layout della tastiera invece non c'è problema.

Nota: il procedimento illustrato di seguito, la creazione di un modulo per il salvataggio delle modifiche, si rende necessario solo nel caso in cui Porteus sia stato installato in una partizione formattata con un filesystem di Windows (ntfs), previa creazione di un file persistente (.dat). Al contrario invece è inutile se il filesystem della USB è ext4.

Prima di cominciare bisognerà creare un modulo nel quale salvare le modifiche. Per questo, e per molte altre cose, esiste un tool che ti invito a esplorare.

Cominciamo:

vai nel menu di Xfce --> System e apri "Porteus Setting Centre"

Nella parte alta dell'interfaccia ci sono delle icone, scegli quella con il floppy:la terza voce (dall'alto) è: Porteus Save Session e scegli Save to module poi dai semplicemente invio (senza indicare nessuna cartella (Folder).



Conclusa questa operazione riavvia il sistema.

Quando sarai di nuovo operativo vai nel centro di controllo di Xfce --> Keyboard -->layout e aggiungi la lingua italiana.




Superciuk

#2
Nel frattempo ho trovato come localizzare il sistema, intanto scarica questi moduli:

http://ftp.vim.org/ftp/os/Linux/distr/porteus/i586/language-packs/it-core_locales.xzm

http://ftp.vim.org/ftp/os/Linux/distr/porteus/i586/language-packs/it-devel_locales.xzm

http://ftp.vim.org/ftp/os/Linux/distr/porteus/i586/language-packs/it-xfce4_locales.xzm

Quando lo avrai fatto comunicami in quale posizione si trovano i pacchetti, se nel tuo PC oppure nella chiavetta di Porteus.


Qui ci sono tutti gli altri pacchetti per la localizzazione diponibili per i sistemi a 32bit: http://ftp.vim.org/ftp/os/Linux/distr/porteus/i586/language-packs/


La mia porteus in italiano:


Cavaleri Omar

I moduli li ho scaricati sul cellulare, così da essere certo dove sono...

dove li dovrei piazzare?
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

Superciuk

#4
Da Porteus stesso, apri il file manager con l'icona rossa (quello di root, lo trovi nel menu) apri sdb1 (...o, comunque, accedi alla chiavetta dal menu del filemanager) vai nella cartella porteus, apri la cartella modules e ce li copi dentro. Riavvii il sistema e, se necessario, usi il tool di amministrazione di porteus per modificare la lingua (l'ultimo passaggio io non l'ho fatto così, se hai problemi ti indico una strada diversa: un po' più complicata per te e invece semplicissima per me).

Nota: il tool per la localizzazione del sistema di Porteus funziona perfettamente, anche se non è immediato (...ci si arriva). Quello riportato in questi post è più artigianale (e in stile Slackware) e perfettamente efficace.

Cavaleri Omar

#5
Provando sia la versione con XFCE che con KDE... e si stanno localizzando un po' alla volta, man mano che riavvio.

Ora le prossime fasi:
- creazione di un utente "no guest"
- aggiunta/rimozione di programmi
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

Superciuk

Il metodo che ho usato io per la localizzazione è lo stesso di Slackware, inserirò di seguito una citazione parziale di un topic in cui illustravo il metodo.

Nel caso di Porteus nano non è disponibile quindi nei comandi bisognerà sostituirlo con l'editor di cui dispone.

Per Xfce è mousepad.

Per KDE è kate

Citazione di: Braccobaldo il Mercoledì 07 Dicembre 2016, 12:04:28
Inserite questo comando:[/size]
nano /etc/profile.d/lang.sh

Vi troverete davanti questo testo:
#!/bin/sh
# Set the system locale.  (no, we don't have a menu for this ;-)
# For a list of locales which are supported by this machine, type:
#   locale -a

# en_US is the Slackware default locale:
export LANG=en_US

# 'C' is the old Slackware (and UNIX) default, which is 127-bit
# ASCII with a charmap setting of ANSI_X3.4-1968.  These days,
# it's better to use en_US or another modern $LANG setting to
# support extended character sets.
#export LANG=C

# There is also support for UTF-8 locales, but be aware that
# some programs may possibly misbehave under UTF-8.  In those
# cases, you can set LANG=C before starting them.  Note that
# there are some UTF-8 locales that do not contain UTF-8 or
# utf8 in the locale name, so to test if a locale is UTF-8,
# use this command:
#
# LANG=<locale> locale -k charmap
#
# UTF-8 locales will include "UTF-8" in the output.
#
#export LANG=en_US.UTF-8

# Another option for en_US:
#export LANG=en_US.ISO8859-1

# One side effect of the newer locales is that the sort order
# is no longer according to ASCII values, so the sort order will
# change in many places.  Since this isn't usually expected and
# can break scripts, we'll stick with traditional ASCII sorting.
# If you'd prefer the sort algorithm that goes with your $LANG
# setting, comment this out.
export LC_COLLATE=C

# End of /etc/profile.d/lang.sh


Cercate il primo rigo non commentato, quello a cui manca il cancelletto # all'inizio.
E cambiate "en_US" con "it_IT".
Otterrete questo risultato:


#!/bin/sh
# Set the system locale.  (no, we don't have a menu for this ;-)
# For a list of locales which are supported by this machine, type:
#   locale -a

# en_US is the Slackware default locale:
export LANG=it_IT         

# 'C' is the old Slackware (and UNIX) default, which is 127-bit
# ASCII with a charmap setting of ANSI_X3.4-1968.  These days,
# it's better to use en_US or another modern $LANG setting to
# support extended character sets.
#export LANG=C

# There is also support for UTF-8 locales, but be aware that
# some programs may possibly misbehave under UTF-8.  In those
# cases, you can set LANG=C before starting them.  Note that
# there are some UTF-8 locales that do not contain UTF-8 or
# utf8 in the locale name, so to test if a locale is UTF-8,
# use this command:
#
# LANG=<locale> locale -k charmap
#
# UTF-8 locales will include "UTF-8" in the output.
#
#export LANG=en_US.UTF-8

# Another option for en_US:
#export LANG=en_US.ISO8859-1

# One side effect of the newer locales is that the sort order
# is no longer according to ASCII values, so the sort order will
# change in many places.  Since this isn't usually expected and
# can break scripts, we'll stick with traditional ASCII sorting.
# If you'd prefer the sort algorithm that goes with your $LANG
# setting, comment this out.
export LC_COLLATE=C

# End of /etc/profile.d/lang.sh


Ripetete la stessa operazione con questo file:

nano /etc/profile.d/lang.csh

Per ottenere questo risultato:

#!/bin/csh
# Set the system locale.  (no, we don't have a menu for this ;-)
# For a list of locales which are supported by this machine, type:
#   locale -a

# en_US is the Slackware default locale:
setenv LANG it_IT

# 'C' is the old Slackware (and UNIX) default, which is 127-bit
# ASCII with a charmap setting of ANSI_X3.4-1968.  These days,
# it's better to use en_US or another modern $LANG setting to
# support extended character sets.
#setenv LANG C

# There is also support for UTF-8 locales, but be aware that
# some programs may possibly misbehave under UTF-8.  In those
# cases, you can set LANG=C before starting them.  Note that
# there are some UTF-8 locales that do not contain UTF-8 or
# utf8 in the locale name, so to test if a locale is UTF-8,
# use this command:
#
# LANG=<locale> locale -k charmap
#
# UTF-8 locales will include "UTF-8" in the output.
#
#setenv LANG en_US.UTF-8

# Another option for en_US:
#setenv LANG en_US.ISO8859-1

# One side effect of the newer locales is that the sort order
# is no longer according to ASCII values, so the sort order will
# change in many places.  Since this isn't usually expected and
# can break scripts, we'll stick with traditional ASCII sorting.
# If you'd prefer the sort algorithm that goes with your $LANG
# setting, comment this out.
setenv LC_COLLATE C

# End of /etc/profile.d/lang.csh


Vi ricordo che per salvare le modifiche con nano (l'editor di testo che stiamo utilizzando) dovrete usate la combinazione di tasti Ctrl + O e per chiudere nano Ctrl + X.

Nota: da questo momento in poi la vostra Slackware parlerà perfettamente italiano.


Cavaleri Omar

È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

Superciuk

#8
Citazione di: Cavaleri Omar il Mercoledì 19 Luglio 2017, 18:04:28
Provando sia la versione con XFCE che con KDE... e si stanno localizzando un po' alla volta, man mano che riavvio.

Ora le prossime fasi:
- creazione di un utente "no guest"
- aggiunta/rimozione di programmi

Per la creazione di un utente e il cambio delle password puoi usare il tool di amministrazione di Porteus.

Per la gestione del software valgono tutti i metodi di Slackware (ne sono tanti) ma vale la pena imparare a usare USM, che è il gestore di Porteus e ti consente di creare dei moduli (che sono una cosa fantasticherrima).

Per USM credo bisognerà correggere alcuni mirrors che sono cambiati dal suo rilascio a oggi.
Appena ne ho la possibilità approfondisco e ti do qualche dritta.

A proposito di USM:

http://www.porteus.org/tutorials/9-modules/149-usm.html


...tanto per cominciare a vedere di cosa si tratta.  :)

Cavaleri Omar

Ora sorge un mezzo problema: oltre a non essere ancora del tutto localizzato, l'orologio su kde risulta sempre due ore indietro...

E, inoltre, sempre su quella kde non riesco ad aprire kUser per il cambio di utente
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

Superciuk

Per la gestione degli utenti devi usare il tool di porteus. Per regolare l'ora (su UTC) dovrai usare KDE.

In questo mommento non lo sto usando (KDE) ma dovresti arrivarci cliccando col dx del mouse sull'orologio.

Se non riesci a creare l'utente con il tool di porteus segui le indicazioni per Slackware di questo post:http://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=22897.msg248948#msg248948

ovviamente la parte relativa alla creazione di un utente.

Cavaleri Omar

#11
L'ora l'ho sistemata... intanto

Inoltre sto provando il modulo di LyX: notevole la velocità del programma che, per quanto responsivo, su debian la release 2.2.3 era piuttosto pesante, qui è una scheggia...

E mi sorge un dubbio: è normale che i moduli vadano installati ad ogni uso (per quanto basti un click)? O è strano?
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

Superciuk

Per quanto riguarda i moduli hai due possibilità:

1) Se li metti nella cartella porteus/modules della chiavetta verranno caricati ad ogni avvio, come se fossero normalmente installati.

2) li metti nella cartella porteus/optional (oppure in una cartella della tua home) se vuoi attivarli con un clic solo quando ti occorrono.

Naturalmente puoi spostarli da un posto all'altro a seconda dell'uso che intendi farne.

P.S.

Secondo me sono il modo "più meraviglioso" di gestire il software su Linux... :)  ;)

Cavaleri Omar

Quindi uno stesso programma può essere sia "normale" che tipo appimage/snap/flatpack, in pratica?

Se è così è qualcosa di davvero notevole!
È meglio essere temuti o rispettati? Io dico: è troppo chiedere entrambe le cose?

Non so se sia peggio un patito di KDE, un otaku o ancora un alfista... nel dubbio meglio essere tutt'e tre

Superciuk

Se ci rifletti un po', e ti riuscirà meglio con un po' più di esperienza, scoprirai che è anche meglio di come hai detto... :)