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Slackware live test

Aperto da nessuno, Domenica 24 Novembre 2019, 12:14:57

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nessuno

Il lavoro che fanno con le versioni basate sui Windows Manager è sempre molto accurato, anche bello. Sono in gamba quei ragazzi della community di manjaro.

Avevo scaricato anch'io la iso, solo per curiosità, l'ho avviata in una MV e si è proprio carina.  :)

nessuno

...Tornando a Slackware, ho fatto un esperimento:

con lo script che si occupa di creare una live persistente, sulla quale si possono salvare dati e installare/rimuovere programmi, si ottiene un partizionamento di questo tipo:

   partizione n.1 = Bios Boot Partition         1 mib fat16 

   partizione n.2 =  EFI System Partition     100 mib  fat32   

   partizione n.3 =  Slackware Linux            tutto il resto del disco in ext4

Quello che interessava a me era fare in modo che la partizione con il sistema (persistente) non occupasse tutta la chiavetta ma mi lasciasse lo spazio per una partizione da formattare in fat 32, così che, oltre ad avere uno spazio di archiviazione consistente per il sistema live, potessi conservare la possibilità di utilizzare quei dati come farei con una comunissima chiavetta (su un computer windows, la televisione per i video, ecc.).

Il primo tentativo è stato un lavoro sporco, anche se funzionava bene (nonostante i messaggi di errore all'avvio):

una volta installato il sistema sulla chiavetta, con gparted, ho ridotto la partizione linux e ne ho ricavato una partizione dos.

Quel messaggio di errore relativo allo squashfs in avvio però, anche se perfettamente innocuo, mi ha convinto a cercare una strada alternativa.

Effettivamente è stato semplice: leggendo lo script per la creazione di una usb con persistenza, iso2usb.sh, ho trovato l'istruzione per la creazione delle partizioni e, al rigo n. 623, dove si stabilisce il settore di inizio della partizione e il settore finale della stessa, ho cambiato il valore 0 (che indica la fine del disco) con un valore finito.

Nel mio caso 25.000.000

prima


dopo


Quello che ho ottenuto è stato di limitare la partizione Linux a 11,2 GiB dei 57 GiB disponibili.

Con lo spazio vuoto ottenuto ho creato una partizione di oltre 45 GiB che ho formattato in fat32.



Esperimento riuscito.  :)

:ciao: 

nessuno

#32
Il passo conclusivo dell'esperimento nel post precedente è quello di fare in modo che il sistema "monti" in avvio la partizione ottenuta, io ho fatto così:

da root,

ho creato una cartella da utilizzare come punto di mount, io l'ho chiamata "Contenitore":

mkdir /mnt/Contenitore

poi, con il comando "blkid", ho individuato il UUID della partzione da montare:

# blkid
/dev/sdb1: UUID="c282d0ca-7be2-4721-a781-449c81ccbee8" TYPE="ext4" PARTUUID="fdacc831-01"
/dev/sdb2: UUID="ce4b9a06-fd9a-4ea7-b9f6-1c4934997cd4" TYPE="ext4" PARTUUID="fdacc831-02"
/dev/sdb4: UUID="c4b72511-b16a-4116-9d0c-cd0f52510154" TYPE="ext4" PARTUUID="fdacc831-04"
/dev/sdc1: LABEL="Home" UUID="6f961258-688e-4749-be2a-712d6aaa1dba" TYPE="ext4" PARTUUID="c29c66ae-01"
/dev/sdd1: UUID="b325dde9-604f-4cd3-876b-880780751099" TYPE="ext4" PARTLABEL="ArchLinux" PARTUUID="8c3e18a7-87c0-4f41-848a-addaabd4c33f"
/dev/sdd2: UUID="313e10ce-9ab2-42f3-bae3-7fa03cc8f97e" TYPE="swap" PARTLABEL="SWAP" PARTUUID="06766d93-e9b0-45d4-a64c-84371de6d737"
/dev/sdd3: UUID="2ef2cac6-6723-462b-abe2-a5e2c526bb81" TYPE="ext4" PARTUUID="0a9f835b-9991-4203-8949-8fd48f073043"
/dev/sde1: SEC_TYPE="msdos" LABEL_FATBOOT="DOS" LABEL="DOS" UUID="445F-328E" TYPE="vfat" PARTLABEL="BIOS Boot Partition" PARTUUID="63b5d31d-74af-4aed-a2f6-8167041bbfa0"
/dev/sde2: LABEL_FATBOOT="EFI" LABEL="EFI" UUID="4460-E219" TYPE="vfat" PARTLABEL="EFI System Partition" PARTUUID="1515986c-e56f-4c1b-9cb1-697579a3403b"
/dev/sde3: LABEL="LIVESLAK" UUID="f0822866-ea96-4de8-a675-bfb39af01c5b" TYPE="ext4" PARTLABEL="Slackware Linux" PARTUUID="c266d638-9859-4937-920d-8d730c499367"
/dev/sde4: LABEL_FATBOOT="CONTENITORE" LABEL="CONTENITORE" UUID="85AB-F666" TYPE="vfat" PARTUUID="3f9125fe-071e-4c23-8e0b-c14d45f1c8d4"
#


Ecco la partizione che mi interessa, il UUID è 85AB-F666:

/dev/sde4: LABEL_FATBOOT="CONTENITORE" LABEL="CONTENITORE" UUID="85AB-F666" TYPE="vfat" PARTUUID="3f9125fe-071e-4c23-8e0b-c14d45f1c8d4"

con l'UUID ottenuto costruisco la riga da aggiungere in fondo al file /etc/fstab, eccola:

UUID=85AB-F666 /mnt/Contenitore     vfat    dmask=000,fmask=0111,user 0    0

Una volta aggiunto il rigo il mio file fstab è diventato così:

# /etc/fstab: static file system information.
#
# <file system> <mount point>   <type>  <options>       <dump>  <pass>

proc /proc proc defaults 0 0
sysfs /sys sysfs defaults 0 0
tmpfs /tmp tmpfs defaults,nodev,nosuid,mode=1777 0 0
tmpfs /var/tmp tmpfs defaults,nodev,nosuid,mode=1777 0 0
tmpfs /dev/shm tmpfs defaults,nodev,nosuid,mode=1777 0 0
devpts /dev/pts devpts gid=5,mode=620 0 0
none / tmpfs defaults 1 1
UUID=85AB-F666 /mnt/Contenitore     vfat    dmask=000,fmask=0111,user 0    0


E' un po' strano perché è il fstab di un sistema live.

Riavviata la macchina è sufficiente usare il file manager per accedere alla directory /mnt/Contenitore e creare link che puntano ad essa nella home, sulla Scrivania o dove si preferisce.

Un'ultima considerazione, dal momento che si tratta di un sistema Live (con persistenza) la cui dimensione è stata ridotta per fare spazio alla nuova partizione: quello che rimane a disposizione della persistenza, nel mio caso, sono gli 11,2 GiB della dimensione di partenza, meno la dimensione del mio sistema live che è di 3,7 GiB.

7,5 GiB totali disponibili.

Per evitare di starci risicato in quei 7,5 GiB, che preferisco lasciare disponibili per l'installazione di programmi e cose che comunque sono più strettamente legate alla gestione del sistema, ho spostato le cartelle della mia home che solitamente generano il maggior movimento di dati (le cartelle Video, Musica e Scaricati per esempio) nella nuova partizione fat 32 e ho creato dei collegamenti per le stesse cartelle nella mia home.

Naturalmente, nella posizione in cui si trovano adesso, quelle cartelle saranno immediatamente disponibili su qualsiasi dispositivo possa leggerne i files, indipendentemente dal sistema live che li ha generati.



bobol

Molto interessante Umberto, grazie per la condivisione