Perché è necessario e urgente liberarsi di Google

Aperto da ayler, Venerdì 06 Marzo 2020, 19:18:13

Discussione precedente - Discussione successiva

ayler

Su Giap il blog di WuMing compare questo articolo che forse interesserà qualcuno https://www.wumingfoundation.com/giap/2020/03/degoogling/#more-42172
Anche nei commenti ci sono rimandi interessanti, anche se per me un po' complessi. 
In particolare ho conosciuto questa associazione francese https://framasoft.org/it/ con gli strumenti per deglooghizzarsi https://degooglisons-internet.org/fr/list/

:ciao:
Nostra patria è il mondo intero / nostra legge è la libertà (Pietro Gori, 1895)
https://youtu.be/ZWRji_4cvsU

nessuno

Grazie @ayler, è interessantissimo.

Mi permetto di citare un intero passo dell'articolo del primo link perché è un'immagine nitida e perché è un aiuto immediato per la comprensione della dimensione del problema:


1. A day in your life (Google lo sa)
Citazione
Ti svegli dopo un sonno di sei ore. Hai dormito male, sonno leggero e agitato. Google lo sa: lo ha rilevato dall'accelerometro e dal microfono nel tuo smartphone.
Dall'analisi della rete a cui sei connessa sa pure che non eri a casa tua, ma in un appartamento dall'altra parte della città e, dal registro dei tuoi spostamenti, sa pure che da circa un mese ti ci rechi almeno un paio di volte a settimana.

Google sa chi vive in quella casa, perché il GPS del suo smartphone indica giornalmente la sua presenza lì. Conosce bene quella persona, come conosce te. Sa che non fa parte della tua cerchia di amici ristretti, perché il suo numero non è nelle loro rubriche e molto raramente si trova negli stessi posti che loro frequentano. Sa che vi siete registrati a vicenda in rubrica qualche mese fa, ma solo negli ultimi tre avete iniziato a chiamarvi spesso.
Ieri sera avete visto un film sulla Chromecast. Ovviamente Google sa qual era il film e poiché i dati GPS indicavano che eravate entrambi in casa e non vi siete mossi, deduce che probabilmente eravate in salotto.
Sa pure che all'altra persona il film non doveva interessare molto, perché mentre lo stavate guardando non faceva che giocare con un videogame sul suo smartphone Android.

Grazie al DNS Google sa che, appena alzata, come ogni mattina, hai controllato le news sul solito sito. Android e Chrome glielo confermano.
Dall'archivio delle tue abitudini di lettura degli ultimi anni, Google sa che le notizie relative alle occupazioni abitative sono di tuo interesse, ma che leggi in dettaglio solo quelle che parlano di sgomberi. Dall'analisi dei testi delle tue email sa che ne parli anche con amici e conoscenti e che manifesti crescente preoccupazione per le dichiarazioni di un certo assessore. Dall'analisi dei movimenti del tuo dito sullo schermo sa quali titoli di notizie hanno attirato la tua attenzione anche se poi non li hai letti, e ritiene che se in questi titoli fossero state presenti determinate parole la probabilità che tu li aprissi sarebbe stata maggiore.

Alle otto hai percorso un certo tragitto in città. Google lo sa, sempre grazie al GPS e per via del distacco dal wi-fi dell'appartamento.
Dall'analisi di percorso e velocità Google deduce che lo spostamento sia avvenuto in bicicletta. Sa che poi sei entrata in un certo bar, probabilmente a fare colazione, dato che ti sei trattenuta mezz'ora, e che lì ti sei connessa al Wifi sbagliando il captcha tre volte, deducendone che forse sei ancora un po' addormentata, poiché di solito li becchi al primo colpo.

Google rileva che poi ti sei agganciata alla rete della biblioteca e hai cercato un certo oggetto che ritiene ti debba interessare molto, poiché la ricerca ti ha portato a girar diversi siti, finendo per trovarlo su quello di un certo negozio online dove l'hai acquistato fornendo la tua solita carta di credito. Ritiene statisticamente probabile che possa trattarsi di un regalo per una delle tue migliori amiche, quella che compirà gli anni tra un paio di settimane e che a sua volta acquista spesso oggetti dallo stile simile.

Poi scrivi un testo su un'app che hai scaricato dal Play Store e anche se non è un'app di Google, l'azienda ha accesso alla tastiera di Android e quindi è comunque in grado di comprendere cosa hai digitato, incluse le parti cancellate. Il testo contiene passaggi in inglese e dalla velocità con cui le hai digitate capisce che è una lingua che pensi di padroneggiare bene, anche se in realtà nota che ripeti sempre gli stessi errori di grammatica.

A quel punto ricevi una chiamata da una persona che nella tua rubrica è registrata come «Mamma», e parlate per cinque minuti. Google rileva una certa ansia nella tua voce e ciò gli conferma quel che aveva già presunto: c'è tensione tra te e tua madre.
Lo aveva dedotto da diversi fattori, tra cui il gran numero di volte che non rispondi alle sue chiamate anche se sei a casa, e dal fatto che durante le feste sei lontana da lei e non la chiami.

Più tardi ti scatti un selfie con alcuni amici e dai metadati della foto Google può sapere dove e quando è stata scattata. Analizzando l'immagine può identificare le persone ritratte così come il tipo d'abbigliamento, dal quale può dedurre gusti e marche, dato utile per confermare cose che già sa sul tuo e loro livello economico.

Arriva la sera e fai una corsa nel parco ascoltando musica e indossando un braccialetto elettronico che registra le tue attività come il tipo di andatura, il battito cardiaco ecc. Non ci hai mai fatto caso, ma sia l'app per la musica in streaming sia quella del braccialetto avvisavano da qualche parte che i dati sarebbero stati condivisi con «terze parti», ossia partner commerciali. Ciò che non potevi sapere è che tra questi vi è pure Google, che quindi conosce anche i tuoi dati fisiologici, le tue abitudini sportive, oltre ovviamente ai tuoi gusti musicali.

Google sa anche che sei una persona romantica e riflessiva, perché traspare da ciò che cerchi online nei momenti liberi; sa che fai letture impegnate, e che hai un debole per i panda.

Non possiamo affermare con certezza quali rilevazioni Google faccia costantemente, quali una tantum a scopo "sperimentale" e quali invece siano rilevazioni che tecnicamente potrebbe fare ma in realtà non esegue. Non possiamo dirlo, perché quel che accade nei server di Google lo può sapere solo Google, e perché i suoi strumenti sono spesso chiusi e non permettono una verifica trasparente.
Quali che siano le rilevazioni effettivamente fatte, sappiamo che Google ci osserva attraverso innumerevoli canali, e registra le nostre attività. La mole  dati a cui Google ha accesso gli permette di ricostruire la vita delle persone in modi che nemmeno un social network potente e pervasivo come Facebook può sognare.

Il resto dell'artcolo è almeno altrettanto interessante, anzi, forse lo è di più...  :ciao:

Tony

Forse questo è in tema.
Uno smartphone e sistema operativo alternativo
https://youtu.be/zQr8pn3_k8M

Linux non è solo un sistema operativo ma...
"È uno stato mentale, dove prima ti perdi e poi ti ritrovi"
(cit. Point Break).
Il mio pc.

nessuno

Si credo che lo sia, quello dell'alternativa ai device android e ios probabilmente meriterebbe una discussione tutta sua.

Ma riguardo a google la questione è molto più ampia e non si limita solo ad android, magari fosse così...

Sembra proprio che ogni cosa che si muove in rete debba obbligatoriamente essere filtrata dalle maglie di google, pena l'impossibilità di "erogare il servizio". Vedi per esempio "google analytics", "adsense", "youtube", "maps"...

...In maniera apparentemente meno cruenta e delirante del regime nazista di Hitler, l'obiettivo è dominare il mondo. La differenza è che questi ci stanno riuscendo. Anzi, forse ci sono già riusciti.

ayler

Umberto, tra i commenti all'articolo ho postato un link alla discussione da te aperta su come eliminare google da android. https://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=25311.0
Penso possa interessare anche in quella sede.
:ciao:
Nostra patria è il mondo intero / nostra legge è la libertà (Pietro Gori, 1895)
https://youtu.be/ZWRji_4cvsU

Pope

Citazione di: Umberto il Sabato 07 Marzo 2020, 08:57:30
Anzi, forse ci sono già riusciti.
Penso proprio che ci siano riusciti, già.
Però ora è più facile del '39, siamo noi stessi che lo permettiamo.
Linus Benedict Torvalds, 25 agosto 1991: "Hello everybody out there [...] i'm doing a (free) operating system, just a hobby, won't be big and professional [...]".

nessuno

Citazione di: Pope il Lunedì 09 Marzo 2020, 13:45:43
Però ora è più facile del '39, siamo noi stessi che lo permettiamo.

Vero, siamo noi che lo permettiamo, il problema è che lo facciamo senza rendercene neanche conto. Questo è spiegato bene nell'articolo linkato dal nostro @ayler, articolo che vale la pena di leggere per intero.

Per quanto riguarda quella discussione sull'estromissione di Google dai dispositivi android, che non è tanto una guida sul come fare, è più che altro un tentativo di prendere coscienza di un problema che ha risvolti seri. Resi ancora più seri dalla nostra difficoltà di percepirli come tali.

In ultimo, se continuassimo a girare su quella giostra con il nostro attuale stato di coscienza diventeremmo degli androidi. E forse lo abbiamo gia fatto...

... Che beffa!

Noi che pensavamo che il robottino fosse il nostro smartphone... :)

Pope

Linus Benedict Torvalds, 25 agosto 1991: "Hello everybody out there [...] i'm doing a (free) operating system, just a hobby, won't be big and professional [...]".

ayler

#8
Una considerazione. Il regime cinese ha fronteggiato l'epidemia monitorando con una app gli spostamenti dei cittadini delle zone contaminate e chiuse. Indignazione generale da parte dei paladini della democrazia, indignazione certo giustificata anche se in Cina hanno ottenuto dei grandi risultati. Nel paese dove abito torme di persone se ne vanno ancora in giro a infettarsi a vicenda e sono altrettanto monitorate da Google, ma l'indignazione in nome della democrazia è molto minore. E questo controllo non serve neanche a ridurre il contagio!
Nostra patria è il mondo intero / nostra legge è la libertà (Pietro Gori, 1895)
https://youtu.be/ZWRji_4cvsU