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Installazione Semplificata di ArchLinux - Configurazione, Gestione e Varie

Aperto da nessuno, Domenica 29 Marzo 2020, 13:10:54

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nessuno

Nota: questa guida è soggetta a cambiamenti, miglioramenti e aggiunte, apportati nel corso del tempo al fine di semplificare e rendere quanto più possibile completa e soddisfacente l'esperienza. A questo proposito è stata dotata di un indice dei contenuti che verrà aggiornato con l'evolversi della Guida, puoi consultarlo qui: Indice di questa Guida

Quella che segue è una guida semplificata per l'installazione e la configurazione di Arch Linux su di un computer con processore a 64bit dotato di BIOS (non UEFI).

Nota: se volete utilizzare un partizionamento GPT sulla vostra macchina BIOS leggete prima questo Post: Installare GRUB su un disco partizionato in GPT su macchina BIOS

Ultimata l'installazione sarà possibile avviare il computer ed entrare direttamente nell'ambiente desktop, che sarà già perfettamente funzionante e pronto per la vostra personalizzazione finale.

Per rendere più semplice possibile l'installazione sarà utilizzata una sola partizione: la parttizione di root, indicata con il simbolo /.

La directory /boot e la directory /home saranno quindi contenute nella partizione radice /.

Non utilizzeremo la SWAP, perciò saranno necessari almeno 4 Gb di RAM.

La partizione /, che ospiterà il nostro nuovo sistema, dovrà essere preparata prima di cominciare la nuova installazione, essere formattata in ext4, e avere una dimensione minima di 40 o 50 GB.

Se vi interessano, più avanti troverete le istruzioni per le altre partizioni.

Scaricate la ISO di Arch Linux da qui: https://www.archlinux.org/download/
Scrivetela su di una chiavetta USB, utilizzate "dd" se siete già pratici, oppure un programma tipo balenaEtcher, scaricabile anche come AppImage da qui: https://www.balena.io/etcher/.

Avviate la Live di Arch Linux e cominciamo la nostra installazione:

Come prima cosa impostiamo il layout della tastiera in italiano:

loadkeys it

Se il vostro computer è collegato al modem con un cavo ethernet la rete è già funzionante.

Se utilizzate una connessione WiFi dobbiamo prima connetterci, niente paura, è molto semplice. Useremo il comando:/s]

wifi-menu

(attenzione: questo comando non è più valido. Leggi questo post: Connessione wifi in fase di installazione)

seguite la procedura: scegliete il ssid della vostra rete, inserite la password, e il gioco è fatto.

Tornati al prompt dei comandi verifichiamo se la connessione funziona con un ping:

ping -c 3 archlinux.org

Aggiorniamo l'orologio del sistema:

timedatectl set-ntp true

Adesso dobbiamo individuare la partizione in cui installare il sistema, useremo il comando:

fdisk -l

Individuata la partizione corretta (fate molta attenzione) cominceremo l'installazione vera e propria.

Nella guida io chiamerò la partizione /dev/sdx1, Voi dovrete sostituire il valore "sdx1" con quello che avrete individuato con il comando "fdisk -l". Questa è una cosa alla quale dovete prestare una seria attenzione se non volete fare danni.

Nota: se siete interessati a un partizionamento più articolato leggete prima questo post:
Creare e montare le partizioni di Swap, Home e Dati.

Bene, possiamo cominciare:

montiamo la nostra partizione:

mount /dev/sdx1 /mnt

Installiamo i pacchetti essenziali:

pacstrap /mnt base base-devel linux-lts linux-lts-headers linux-firmware nano

Generiamo il nuovo file fstab:

genfstab -U /mnt >> /mnt/etc/fstab

Entriamo nell'ambiente chroot:

arch-chroot /mnt

Impostiamo la time zone:

ln -sf /usr/share/zoneinfo/Europe/Rome /etc/localtime

generiamo /etc/adjtime con il comando:

hwclock --systohc

Adesso imposteremo la localizzazione del sistema, apriamo il file /etc/locale.gen con nano:

nano /etc/locale.gen

E de-commentiamo (eliminiamo il simbolo del cancelletto di inizio rigo) il rigo corrispondente alla nostra localizzazione, e cioè:

it_IT.UTF-8

salviamo il file con la combinazione di tasti Ctrl + O e chiudiamo nano con Ctrl + X
NOTA: salvare il file e chiudere "nano" dovrà essere fatto ogni volta che lo si utilizza. Non lo ripeterò più.

Generiamo la localizzazione con:

locale-gen

Creiamo il file locale.conf e impostiamo la variabile:

creiamo e apriamo il file:

nano /etc/locale.conf
e scriviamo questo rigo nel testo vuoto

LANG=it_IT.UTF-8

Rendiamo permanente il layout della tastiera:

nano /etc/vconsole.conf

e inseriamo questo rigo nel documento vuoto:

KEYMAP=it

Per configurare la rete creiamo il file "hostname" e gli assegnamo un nome a piacere:

nano /etc/hostname

mio_hostname
(sostituite "mio_hostname" con quello che volete)

Ricordiamoci il nome perché adesso lo useremo.

Creiamo il file "hosts":

nano /etc/hosts

e inseriamo il testo:

127.0.0.1 localhost
::1 localhost
127.0.1.1 mio_hostname.localdomain mio_hostname


Impostiamo la password di root:

passwd

A questo punto ci prepariamo all'installazione dell'ambiente grafico e di qualche programma che ci sarà utile per cominciare ad utilizzarlo da subito, prima di iniziare dobbiamo individuare la scheda grafica utilizzata per poter scegliere i driver appropriati. Useremo il comando:

lspci | grep "VGA"

Le possibilità generalmente sono: AmdGpu; Ati; Intel; NVidia.

Le scelte di conseguenza saranno rispettivamente: xf86-video-amdgpu; xf86-video-ati; xf86-video-intel; xf86-video-nouveau.

Nel prossimo comando io userò xf86-video-abcd, voi sostituite "abcd" con il valore corretto.

Bene, partiamo:

pacman -S xorg xorg-server xf86-video-"abcd" pulseaudio pavucontrol gvfs xdg-user-dirs

Vi saranno proposte delle scelte, scegliete "default" (date semplicemente invio)

Installiamo i pacchetti per la rete:

pacman -S net-tools wireless_tools dialog networkmanager network-manager-applet crda

Installiamo i pacchetti per l'ambiente grafico:

Nota: noi qui stiamo per installare Cinnamon, se volete installare Mate, Xfce oppure Gnome, leggete questo Post
pacman -S lxdm-gtk3 cinnamon cinnamon-translations x-apps gnome-terminal firefox firefox-i18n-it

Abilitiamo i servizi di systemd:

systemctl enable lxdm

systemctl enable NetworkManager

Creiamo il nostro utente:

useradd -m -G wheel -s /bin/bash nomeutente

Impostiamo la password per l'utente:

passwd nomeutente

facciamo in modo che possa usare "sudo" e amministrare il sistema, con "nano" apriamo il file /etc/sudoers

nano /etc/sudoers

e de-commentiamoil seguente rigo:

#%wheel ALL=(ALL) ALL

installiamo grub:

pacman -S grub os-prober

E' arrivato il momento di scrivere il MBR per avviare grub e il sistema, se non volete correre rischi potete usare una vecchia chiavetta USB (NON quella dove sta girando la live di Arch che state usando per l'installazione, è ovvio), oppure un disco secondario se ne avete sul PC. [*** Leggi la Nota in fondo a questo Post****]

Se necessario individuatelo con fdisk -l

il comando è:

grub-install --target=i386-pc /dev/sdy

Vi ricordo che con /sd"" NON deve essere indicato anche il numero (che indica la partizione) ma solo la lettera.

Generiamo il file di configurazione di grub:

grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg

l'installazione è completata, usciamo dall'ambiente chroot, smontiamo tutto e riavviamo il PC:

exit

umount /mnt

reboot

Se avete installato il grub sulla chiavetta USB, oppure su un disco diverso da quello impostato per il boot nel BIOS, all'avvio dovete selezionare il disco corretto. Potete farlo temporaneamente premendo il  tasto funzione preposto, e questo dipende dalla macchina: solitamente F7 o F11 (controllate qual'è il vostro).
Oppure potete entrare nelle impostazioni del bios e selezionare il disco di avvio corretto, in modo stabile, da li.

Se tutto è andato per il verso giusto al riavvio vi apparira la schermata di lxdm dalla quale avviare Cinnamon.


Appena mi sarà possibile la testerò io stesso e, subito dopo, aggiungerò una mini guida post-installazione con la quale installare un gestore dei pacchetti grafico.

Buon diverimento!  :)

[**** Nota sul bootloader***]
Il suggermento di utilizzare una chiavetta USB per l'avvio di Arch vale solo come estrema precauzione. In realtà il Grub su Arch funziona benissimo ed è perfettamente in grado di rilevare gli altri OS eventualmente presenti e di avviarli. Se non avete voglia di sostituire il bootloader eventualmente già presente sul vostro PC potete usare la chiavetta USB. Completata l'installazione potete aggiornare il Grub del sistema eventualmente pre-esistente abilitandolo all'avvio della nuova Arch. Oppure, in alternativa, potete sostituire il vecchio Grub con quello di Arch. Che, come ho già detto. é in grado di avviare qualsiasi altro OS già presente.



Metelliano

Complimenti :ok:
Solo due cose.
1. Quando dici di installare grub su un diverso dispositivo, non chiarisci poi al successivo avvio come bisogna fare per selezionare quel dispositivo.
2. Nel comando di installazione di gruba manca la R.

Nella propria vita un uomo è tale solo per pochi istanti.

nessuno

#2
A seconda che usiate un processore Amd oppure Intel è consigliabile installare il pacchetto amd-ucode oppure intel-ucode.

Nel primo caso, per una CPU AMD, il comando sarà:

sudo pacman -S amd-ucode

Nel secondo caso, per una CPU Intel, il comando sarà:

sudo pacman -S intel-ucode

Siccome il firmware sarà caricato in fase di avvio sarà necessario aggiornare la configurazione di Grub con il comando:

sudo grub-mkconfig -o /boot/grub/grub.cfg


Se vuoi saperne di più leggi: https://wiki.archlinux.org/index.php/Microcode


nessuno

#3

Installiamo git:

sudo pacman -S git

Installiamo trizen, inserite in un terminale questi comandi(da utente normale):

git clone https://aur.archlinux.org/trizen.git

cd trizen

makepkg -si

Adesso possiamo utilizzare trizen per installare pamac-aur. Pamac è il programmma che ci consentirà di gestire il software con una comoda interfaccia.

trizen -S pamac-aur

Vi sarà chiesta più volte una scelta durante il processo, scegliete quella preselezionata di default (date semplicemente invio).


Benissimo, adesso abbiamo finito, avete tutto l'occorrente per installare tutto quello che vi piace e per personalizzare il vostro sistema come vi aggrada...

:ciao:



bobol


nessuno

Grazie Bobol.  :)

Ho deciso di aggiungere qualche parafrafo alla guida, immagino che per chi è nuovo di arch lnux possa tornare utile.

Lo farò utilizzando un nuovo post per ogni argomento, indicando il contenuto nel titolo di ogni nuovo post.

nessuno

#6
Per abilitare il supporto per AUR in Pamac bisogna aprire il programma e fare clic col mouse sul simbolo del "panino" sulla parte alta a dx dell'interfaccia, scegliere preferenze e selezionare la scheda AUR, impostarla come attiva e spuntare la casella per la ricerca automatica degli aggiornamenti. Guarda le immagini:








Fatte queste semplici operazioni avremo la possibilità di compilare e installare anche il software che non si trova pre-compilato nei canali ufficiali. Praticamente TUTTO!

Nota:

Anche se usare il terminale fa molto "figo" io vi consiglio di usare pamac per installare il software, in questo modo avrete accesso a opzioni che altrimenti vi rimarebbero sconosciute.

nessuno

Può capitare, essendo Arch una distribuzione Rolling, che alcuni mirrors non siano pronti puntualmente. Questo può comportare qualche incespicamento da parte di Pacman (che non è il Pamac di prima) che sta alla base della gestione dei pacchetti in Arch..

Questa naturalmente è una situazione prevista, per la quale c'è una soluzione pronta all'uso, si chiama Reflector.

Adesso noi lo installiamo e vediamo come utilizzarlo:

sudo pacman -S reflector

Una volta installato gli facciamo scegliere i 10 mirrors più veloci, tra l'infinità di mirrors disponibili, con questo comando:

sudo reflector --verbose -l 10 --sort rate --save /etc/pacman.d/mirrorlist


Fonte: https://wiki.archlinux.org/index.php/Reflector_(Italiano)

nessuno

#8
Essendo la nostra una installazione partita da zero, alcuni servizi bisogna abilitarli manualmente.

Se stiamo utilizzando un SSD dovremo abilitare il TRIM con questo comando:

sudo systemctl enable fstrim.timer

nessuno

#9
Aprite Pamac e installate tutto ciò che vi occorre di cups, in AUR troverete anche i driver per tutte le stampanti supportate in Linux.

Finita l'installazione abilitiamo il servizio:

sudo systemctl enable org.cups.cupsd.service

nessuno

#10
Per personalizzzare lxdm apriamo il suo file di configurazione:

sudo xed /etc/lxdm/lxdm.conf

Configurare lxdm è molto semplice, ecco il testo del file di configurazione:

base]
## uncomment and set autologin username to enable autologin
# autologin=dgod

## uncomment and set timeout to enable timeout autologin,
## the value should >=5
# timeout=10

## default session or desktop used when no systemwide config
# session=/usr/bin/startlxde

## uncomment and set to set numlock on your keyboard
# numlock=0

## set this if you don't want to put xauth file at ~/.Xauthority
# xauth_path=/tmp

# not ask password for users who have empty password
# skip_password=1

## greeter used to welcome the user
greeter=/usr/lib/lxdm/lxdm-greeter-gtk

[server]
## arg used to start xserver, not fully function
arg=/usr/bin/X -background vt1
# uncomment this if you really want xserver listen to tcp
# tcp_listen=1
# uncoment this if you want reset the xserver after logou
# reset=1

[display]
## gtk theme used by greeter
gtk_theme=Adwaita

## background of the greeter
# bg=/usr/share/backgrounds/default.png

## if show bottom pane
bottom_pane=1

## if show language select control
lang=1

## if show keyboard layout select control
keyboard=0

## the theme of greeter
theme=Industrial

[input]

[userlist]
## if disable the user list control at greeter
disable=0

## whitelist user
white=

## blacklist user
black=

Per impostare l'autologin, al terzo rigo; eliminare il simbolo # e inserire il nome dell'utente che deve loggarsi automaticamente, così:

autologin=nomeutente


Volendo possiamo fare in modo che ci sia una pausa (minimo 5 sec.) prima di entrare nell'ambiente desktop, de-commentiamo il rigo n.7 e impostiamo il timeout:

timeout=10

Se non ci piace l'aspetto di lxdm possiamo cambiare il tema gtk con uno di quelli disponibili nel sistema (ne trovate tonnellate in AUR), andiamo al rigo n.34:

gtk_theme=Adwaita

e cambiamo "adwaita" con un tema che ci piace di più, per esempio "Adapta-Nokto" (lo dovete prima installare).

La stessa cosa per l'immagine di sfondo, al rigo n. 37:

# bg=/usr/share/backgrounds/default.png

togliete il # iniziale e sostituite il percorso con quello dell'immagine che preferite.

Volendo potete anche cambiare il tema di lxdm, adesso che conoscete il meccanismo sapete come fare, li trovate con pamac.

Terminata la personalizzazione salvate il vostro file e riavviate la sessione grafica.

nessuno

Installare un ambiente diverso da Cinnamon è una cosa che potete fare in qualsiasi momento, per farlo in fase di installazione modificate questa stringa della guida:

pacman -S lxdm-gtk3 cinnamon cinnamon-translations x-apps gnome-terminal firefox firefox-i18n-it

per installare Mate diventa:

pacman -S lxdm-gtk3 mate mate-extra firefox firefox-i18n-it

per installare Xfce, invece:

pacman -S lxdm-gtk3 xfce4 xfce4-goodies firefox firefox-i18n-it

Per installare Gnome le righe da modificare sono due, dal momento che Gnome ha il proprio display manager che è GDM, dovremo anche abilitare il servizio giusto con systemd.


Dovremo sostituire questa riga:

pacman -S lxdm-gtk3 cinnamon cinnamon-translations x-apps gnome-terminal firefox firefox-i18n-it

con quest'altra riga:

pacman -S gnome gnome-extra firefox firefox-i18n-it

e questa riga:

systemctl enable lxdm

von questa riga:

systemctl enable gdm

Adesso potete tornare al punto della Guida in cui avete fatto questa deviazione

nessuno

#12
Con il gestore grafico del Software (Pamac) installare il pacchetto Blueberry e selezionare le eventuali dipendenze opzionali desiderate.

Abilitare il servizio bluetooth con systemd:

sudo systemctl enable bluetooth.service

sudo systemctl start bluetooth.service


Pope

Complimenti per la guida, ben comprensibile anche a noi neofiti e comodoni di Mint  :ok:
Se sta quarantena continua vado di partizione e ci provo.
Linus Benedict Torvalds, 25 agosto 1991: "Hello everybody out there [...] i'm doing a (free) operating system, just a hobby, won't be big and professional [...]".

nessuno


Grazie.

Se hai una macchina a 32 bit non puoi, arch è solo per sistemi a 64 bit.

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