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Pinguy 11 Live DVD, ovvero Mint con molte cose in più

Aperto da western, Mercoledì 20 Luglio 2011, 20:55:54

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western

Apro questo topic per proseguire la discussione iniziata in quest'altro: http://www.linuxminditalia.org/index.php?topic=9198.msg107020#msg107020

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"virgilio971" (alias Nico) mi chiede quale software di fotoritocco uso: Photoshop Elements 2.0 sotto Wine. Pinguy non installa GIMP, e questo secondo me è un grave errore perché ormai siamo abituati ad usarlo - ad esempio - per ritagliare gli screenshot con lo strumento cutter. Nico vorrebbe che io provassi FastStone, ma non conosco questa app, il sito degli autori (chi sono?) mi sembra un po' inquietante: non voglio installarla nel mio computer. Di Adobe mi fido, ma se non conosco la provenienza di un software non mi va di far girare un file eseguibile di Windows nel mio pc: Wine è una bella cosa, ma non dobbiamo dimenticare la filosofia che sta alla base della sicurezza di Linux!
La vita è tutta una scommessa, ma chi ha avuto fortuna non se ne rende conto

western

Vorrei vendere e/o regalare computer nuovi con Linux preinstallato, ma ve l'immaginate se regalassi un'automobile a una bella donna e le dicessi «...è facile da usare, devi solo montare il volante e gonfiare le gomme"? Su Pinguy 11 non c'è nulla da installare perché contiene già tutto.

Si tratta di una distro inglese basata su Ubuntu, a cui è stato aggiunto il meglio di Mint: c'è il Mint Menu (si chiama proprio così), il Mint Update, il Gestore applicazioni, il centro di controllo, eccetera. È stata aggiunta una notevole quantità di applicazioni che portano la ISO a 1.6 giga, poi è stato spettacolarizzato il desktop prendendo spunto da MacOS-X: ci sono due Dock e uno screenlet molto esotico che contrariamente alla filosofia del "tutto pronto out-of-the-box" costringe l'utente a qualche manipolazione per far sì che le finestre delle applicazioni riescano a coprire questi oggetti, ma al di là dell'aspetto un po' troppo nerastro si apprezza il tentativo di rendere Linux più "vendibile" agli utenti consumer. Sbalorditivo l'effetto "cubo" quando si passa da un desktop ad un altro con un solo clic: molto veloce anche con il Live DVD.

Insomma, una distro da provare, ma su un computer nuovo e non su una vecchia bagnarola. Perché l'intento finale, come ripeto, è quello di vendere Linux a chi non ha tempo di smanettare in lungo e in largo.
La vita è tutta una scommessa, ma chi ha avuto fortuna non se ne rende conto

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